Tassi dei mutui ancora al minimo storico
- Immobiliare Menichini
- 25 giu 2020
- Tempo di lettura: 2 min

Dopo i mesi di lockdown, o per un effetto rimbalzo dopo lo stop forzato imposto dalla quarantena, o perché proprio durante questa la casa ha assunto un ruolo ancor più importante nella vita di tutti noi, da maggio la richiesta dei mutui è ripartita a grandissima velocità e oggi il settore viaggia addirittura più spedito di quanto non fosse nei mesi precedenti al Covid.
Secondo quanto rilevato su un campione di oltre 77.000 domande di finanziamento, a fronte dell’aumento della domanda, le banche sembrano aver adottato una politica di grande apertura nella concessione del credito alle famiglie; l’importo medio erogato dagli istituti di credito tra l’1 maggio e il 15 giugno 2020 è cresciuto del 9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, raggiungendo i 134.315 euro.
In questo modo l’erogato medio è tornato ai livelli registrati ad inizio anno, nonostante oggi la situazione economica generale sia oggettivamente peggiore rispetto ad allora.
Sebbene bisognerà aspettare fine anno per tracciare un bilancio complessivo, va di certo evidenziato che un ruolo importante lo sta giocando il canale online con il quale, a causa del periodo in cui si era costretti in casa, moltissimi consumatori hanno preso confidenza.
Ad agevolare la situazione vi sono anche i tassi di interesse; a giugno i valori rilevati rimangono estremamente bassi, in linea con quelli eccezionali che si registrarono a marzo scorso e, se si guarda al fisso, più convenienti rispetto a quelli di inizio anno.
Anche sul fronte dei tassi variabili l’offerta rimane estremamente bassa, con Taeg che variano, per i parametri sopra indicati, tra 0,81% e 0,98% (rata tra 452 euro e 463 euro).
La distanza tra tassi fissi e variabili rimane quindi su livelli minimi e, in alcuni casi, ci si può imbattere in offerte fisse addirittura più convenienti di quelle variabili; non sorprende quindi vedere come oggi, secondo quanto emerso dall’analisi di Facile.it e Mutui.it, la scelta degli italiani sia quasi unanime; il 97% di chi ha presentato domanda nelle ultime settimane ha chiesto un fisso (erano l’86% 12 mesi fa).
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